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10 – Il chiostro

IL CHIOSTRO

Il chiostro sottolinea le profonde radici monastiche del Santuario della Consolata. I monaci abitarono questo luogo per più di nove secoli, prima di lasciarlo al clero secolare. Cortile interno ad ogni insediamento monastico, il chiostro è sempre stato, infatti, il fulcro attorno al quale ruotavano i momenti salienti della giornata di ogni monaco: refettorio, sala Capitolare dove ogni importante decisione veniva presa collegialmente e luogo di accesso alla preghiera.

Una fontana (o un pozzo) al centro, la forma quadrata e il silenzio che caratterizzava i chiostri, ricordavano a tutti che il centro della vita umana sta nell’ascolto della Parola eterna di Dio, sgorgante dalla Sacra Scrittura e dalla vita di contemplazione e preghiera.

Oggi lo vediamo trasformato, secondo le esigenze attuali di un santuario, che non è esclusivamente luogo di silenzio e di ritiro dal mondo, bensì luogo a cui tutti possono accorrere per trovare guarigione e guide spirituali, luogo di preghiera e incontro eucaristico con il Signore, come pure luogo di incontro, di crescita e di scambio fraterno con altri credenti.

I pellegrini che giungono al Santuario possono trovare lo spazio adatto al ristoro, sia sostando sotto i portici, dove si trova anche una piccola sala dedicata ai ricordi della visita, sia prenotando un pranzo alla mensa del Convitto, da consumare all’interno di una delle sale un tempo refettorio dei monaci.

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